Cosa fare se cade un impianto dentale

Il fallimento implantare è uno dei contrattempi più fastidiosi e potenzialmente dannosi che possono verificarsi. 

Nei rari casi in cui si palesa può addirittura causare la perdita dell’intera radice artificiale. 

Leggi il nostro ultimo articolo per scoprire cosa fare se cade un impianto dentale.

 

Cosa causa la caduta dell’impianto dentale? 

Innanzitutto, facciamo chiarezza su cosa effettivamente è un impianto dentale. 

Si tratta di una protesi dentale fissa che viene utilizzata per sostituire un elemento dentale mancante. Di norma un impianto è composto da tre parti: la radice, la corona e il moncone. 

  • La prima è in titanio ed è la parte che viene inserita nell’osso alveolare. Come implica il suo nome, è un sostituto artificiale della normale radice biologica del dente e svolge la medesima funzione. 
  • La seconda invece è fatta di ceramica o altri biomateriali (a seconda delle necessità funzionali ed estetiche del paziente in questione) e si usa per sostituire quella parte dell’elemento dentale che fuoriesce dalla gengiva ( in poche parole; la parte visibile del dente). 
  • Queste due parti dell’impianto sono collegate dal terzo componente; un elemento di giunzione chiamato “abutment o moncone”. 

Gli impianti dentali, come abbiamo visto anche in nostri precedenti articoli, si possono usare per riabilitare edentulie sia parziali che totali con certezza ed efficacia. Nonostante rappresentino una soluzione davvero efficace e sicura, in alcuni rarissimi casi può capitare che qualcosa vada storto durante il trattamento, il decorso post operatorio o anche dopo anni dall’operazione. In questi sfortunatissimi casi è possibile che il paziente incorra nella peggiore delle evenienze: cioè la caduta dell’intero impianto dentale.

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Ma da cosa può essere causata?

  • Cause esterne: degli eventi particolarmente violenti, come un urto o un trauma, possono causare la caduta dell’intero impianto. 
  • Perimplantite: questa è tra le cause più severe e comuni che portano alla caduta delle radici artificiali. Si tratta dell’infezione dei tessuti attorno alla radice implantare. Questa fastidiosissima e dolorosa patologia, se lasciata indisturbata, può causare il riassorbimento dell’osso alveolare e, alla lunga, causare la caduta dell’intero impianto. Per sapere di più su questa infezione clicca qui.
  • Errori durante l’operazione o materiali scadenti: benché questo non sia un problema quando ti affidi a professionisti con anni di esperienza e tecnologie all’avanguardia come noi di Masterdent, in alcuni casi è possibile che delle palesi lacune durante l’operazione o l’utilizzo di materiali non del tutto idonei causino il fallimento dell’impianto.

Cosa fare se cade un impianto dentale

La prima cosa da fare se cade un impianto dentale è mantenere la calma e contattare il proprio odontoiatra di fiducia per verificare l’effettiva entità del danno. Solo un implantologo è in grado di individuare con certezza la problematica e trovare la soluzione migliore per te. 

Quando un impianto dentale cade l’unica soluzione possibile è la sostituzione dell’intera protesi. Di norma, questa riabilitazione è anche legata a trattamenti di rigenerazione ossea per aumentare il volume e la qualità dell’osso nella zona ricevente. Questo perché nella maggior parte dei casi la caduta dell’impianto è legata ad una atrofia ossea, che deve essere necessariamente corretta per poter procedere al re-inserimento dell’impianto dentale.

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Prevenire la caduta di un impianto dentale

Segui le indicazioni del tuo dentista su come prenderti cura dei tuoi impianti e della loro stabilità.

  • Evita di fumare.
  • Osserva una ferrea routine di igiene orale.
  • Consulta il tuo Dentista periodicamente.
  • Stai attento ai “campanelli d’allarme” che indicano il possibile fallimento implantare.

Il segnale che va interpretato come il campanello d’allarme più significativo è la mobilità dell’impianto dentale.

Quando si avverte l’instabilità della protesi è opportuno definire se a rischiare la caduta è l’intero impianto o solo la corona. 

Come abbiamo visto in questo altro nostro articolo, che puoi leggere cliccando qui, se è solo la corona a risultare instabile è semplicemente necessario rivolgersi al proprio odontoiatra per riavviare la protesi alla vite di giunzione. Ben diversa, purtroppo, è la situazione che si presenta quando è la radice artificiale ad essere instabile.  

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Quando a muoversi è quest’ultima, va interpretato come un segnale che l’impianto è compromesso. 

A seconda della gravità della mobilità sarà il professionista a decidere se effettuare dei trattamenti per eliminare le eventuali infezioni e salvare l’impianto o se conviene estrarre del tutto la radice e riabilitare l’edentulia sostituendo l’impianto.

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