Cosa provoca le afte in bocca e come rimediare

Le afte sono piccole ulcere che compaiono in bocca, principalmente sulla lingua e sulle mucose orali, e che possono essere molto dolorose e fastidiose, specialmente se ne compaiono diverse insieme. Le afte si riconoscono perché hanno una forma ovale o rotonda, con margini arrossati e una parte centrale di colore biancastro; il loro diametro varia da 1 a 4 mm e impiegano circa una settimana per guarire completamente.
Dopo una prima fase dolorosa in cui si prova un forte bruciore, in cui può diventare difficile perfino mangiare o parlare a seconda della localizzazione e dell’estensione dell’afta, il problema tende a risolversi spontaneamente.
Sono in moltissimi a soffrirne (l’incidenza maggiore si ha nelle donne tra i 15 e i 50 anni), ma ancora oggi le cause delle afte non sono del tutto chiare; ci sono però determinati fattori che possono provocare l’insorgenza di queste piccole ulcere: scopriamo quali sono le cause più comuni delle afte e quali rimedi possono rivelarsi efficaci per combatterle.

Cause delle afte

Cosa provoca le afte in bocca e come rimediare

Oggi non è del tutto chiaro che cosa provochi le afte, ma quello che è certo è che molti fattori possono concorrere alla formazione di queste fastidiose ulcere. Ecco quali sono le cause più comuni:

  • Predisposizione genetica ed ereditarietà sembrano avere un peso notevole.
  • Cambiamenti ormonali, specialmente nella donna e correlati al ciclo mestruale, favorirebbero l’insorgere delle afte.
  • Traumi locali causati da apparecchi ortodontici, uno spazzolamento troppo intenso durante il lavaggio dei denti o un morso accidentale.
  • Ipersensibilità verso alcuni alimenti come latte vaccino, fragole, pomodori o cioccolato, oppure allergie alimentari come la celiachia.
  • Squilibri immunologici, ad esempio un abbassamento delle difese immunitarie dovuto a un’influenza o a un virus intestinale.
  • Carenze alimentari, in particolare sembra che siano collegati alle afte l’acido folico, il ferro e la vitamina B12.
  • Stress, ansia, depressione e altre componenti psico-emotive che mettono a dura prova l’organismo.
  • Malattie infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn possono predisporre alla formazione di afte.

Ci sono poi alcune patologie più gravi e rare che annoverano nella loro sintomatologia anche la comparsa di afte orali, ad esempio l’HIV, il morbo di Behcet, la neutropenia ciclica o la sindrome di Sweet.

Rimedi per le afte

rimedi per le afte

Nella stragrande maggioranza dei casi, un’afta non deve destare grande preoccupazione e il problema si risolverà spontaneamente nel giro di una settimana; è comunque importante effettuare una corretta diagnosi, escludendo patologie più complesse, per poi impostare la terapia.
Ad esempio, se dagli esami del sangue emerge una carenza di ferro oppure una situazione di celiachia, sarà opportuno agire sulla causa e attendere che il fenomeno si risolva.

In generale, se l’afta è unica e occasionale si può ricorrere ad uno dei prodotti da banco disponibili: esistono gel, collutori e spray che hanno effetto lievemente anestetico e che accelerano la guarigione; nelle forme più resistenti o multiple, che causano molto dolore, il dentista o il medico potranno prescrivere cortisonici locali o sistemici.
Durante la fase acuta, assicuratevi di mantenere una corretta igiene orale e adottate alcuni accorgimenti a tavola: meglio evitare tutti gli alimenti irritanti come alcool, caffè, aceto, agrumi, spezie piccanti e cibi troppo caldi; sarebbe bene astenersi anche dalle sigarette e, sotto consiglio medico, è possibile assumere integratori o probiotici per ristabilire la flora batterica.